Non mangiare frutta sciroppata: scopri i rischi per il corpo

La frutta sciroppata corrisponde ad una variante dal sapore molto più dolce e deciso rispetto a quella “tradizionale”, fresca che è possibile ottenere semplicemente con il consumo senza alcuna forma di lavorazione. Oggi il processo che trasforma la frutta in sciroppata è ottenuta attraverso un procedimento meccanico e spesso industriale.

Quali sono i rischi della frutta scrioppata soprattutto se si sceglie di consumarla con grande frequenza, ad esempio giornalmente? Proviamo a capire il significato della sciroppatura e come questo elemento nella preparazione della frutta può ridurre la proprietà generalmente “benigna” della frutta che conosciamo, soprattutto pesche ed albicocche, le più conosciute.

La frutta sciroppata: cos’è?

Dal punto di vista prettamente pratico, la frutta sciroppata viene ottenuta attraverso una serie di passaggi che portano i singoli frutti ad essere selezionati, snocciolati, sbucciati ed applicati in uno sciroppo costituito generalmente da zuccheri naturali dei frutti stessi (attraverso la cottura) oppure aggiunti artificialmente in un secondo momento ai fini della preparazione finale.

Il processo di sviluppo della frutta sciroppata è quindi difficilmente considerabile “salutare” ma è in qualche modo in grado di conservare parte delle proprietà della frutta, anche perchè rispetto alla confettura si tratta di un processo di trasformazione meno “invasivo”. Quali sono però le principali differenze tra la frutta sciroppata e quella fresca?

Fa male?

Naturalmente la frutta sciroppata “migliore” è quella ottenuta attraverso un processo naturale rispetto a quella che possiamo realizzare in casa. Ma quanto differisce la frutta sciroppata da quella fresca? Naturalmente aumenta di molto il compendio di zuccheri presenti, oltre 2/3 del composto commestibile viene considerato “zucchero” o meglio glucidi nella composizione.

  • I zuccheri naturali della frutta, anche molto più calorici restano comunque “gestibili” da parte dell’organismo quasi interamente
  • Il concetto però diventa più problematico per la frutta sciroppata selezionata meccanicamente

Questa può presentare elementi additivi, ma anche edulcoranti artificiali. In tutti i casi è naturalmente meglio non consumare frutta sciroppata più di 2 volte a settimana, anche se godiamo di buona salute, proprio perchè l’apporto calorico diventa molto più elevato, anche se è interessante far notare che questa resta comunque una soluzione meno “negativa” per l’organismo rispetto ai prodotti confezionati.

Come è ovvio conviene sempre scegliere sempre frutta sciroppata da sviluppare in casa, che è sempre priva di elementi artificiali ma anche zuccheri che non sembrano tali (spesso definiti con sigle e numeri difficili da comprendere per il consumatore comune). Può essere una alternativa mediamente più sana del dessert anche se perde molti degli elementi della frutta fresca come le fibre.

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