Come curare la dracena: il consiglio del giardiniere

La dracena è una delle più diffuse piante da appartamento / da ufficio dalla forma delle foglie particolare e dalle dimensioni mediamente compatte che spesso risulta essere non conosciuta nel nome quanto nelle sue ottime capacità adattive, richiedendo di fatto poche cure ed attenzioni abbastanza limitate nel suo complesso, però è bene imparare alcune di queste attenzioni.

Anche questa specie però, introdotta in Europa da ambienti diversi come le foreste tropicali del continente americano oppure di diverse sezioni dell’Asia, ha diversi “nemici” e problemi che può soffrire, per questo motivo imparare a curare la dracena risulta essere qualcosa di spiccatamente interessante ma anche stimolante da parte anche di chi è alle prime armi.

Pianta da appartamento

Viene identificata come pianta dal “doppio ruolo”, essendo sia esteticamente molto interessante, dal fusto non troppo grande, ma dalle foglie lunghe, piatte e sottili, che tendono ad essere cadenti, a dispetto di altre piante da interno può vivere senza problemi anche all’esterno, ben adattandosi a quasi ogni contesto ambientale possibile.

Quasi è la parola chiave: questa specie, che fa parte della famiglia di vegetali conosciuta come Asparagacee, della quale fa parte tra le altre cose anche l’agave, ha bisogno di una stabilità in termini di temperatura non troppo estrema ma comunque relativamente buona: può crescere anche in condizioni di non esposizione continua dal sole però non deve trovarsi tra le correnti fredde.

Cura e gestione della dracena

Importante è tenerla ad una temperatura abbastanza costante, evitando di farla scendere sotto i 15 gradi anche in inverno, quindi tenendola in casa ed in un ambiente riparto, anche solo parzialmente esposto alla luce solare (ad esempio internamente, dietro una tenda o una finestra). La concimazione va effettuata prevalentemente con le stagioni calde:

  • Meglio fare attenzione in primavera ed in piena estate all’umidità del terreno
  • La pianta infatti ha bisogno di innaffiature abbastanza frequenti ma non eccessive, anche più di una volta a settimana con il caldo forte

Una volta ogni due settimane è una buona idea aggiungere un tipo di fertilizzante / concime specifico per piante del genere (di tipo liquido) che aiuta la pianta a ristabilire l’equilibrio dei minerali persi. Cosa fare invece se le foglie della pianta tendono ad ingiallire sulle punte, arrivando fino a metà? Generalmente si può ovviare con una soluzione a base di sali minerali.

In vista dell’inverno può essere una buona idea, soprattutto negli ambienti secchi o esposti alla generale considerazione di temperatura ridotta, effettuare una pacciamatura naturale con la corteccia, un metodo che la pianta può utilizzare per mantenere una propria forma di umidità sufficiente oltre che di protezione dalle ridotte temperature ambientali.

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